"Lo spazio potenziale tra bambino e madre, tra bambino e famiglia, tra individuo e società o il mondo, dipende dall'esperienza che conduce alla fiducia"
D. Winnicott
News dalla fondazione
La Fondazione rimarra chiusa dal 23 dicembre 2020, al 5 gennaio 2021. Saremo comunque a disposizione attraverso lo sportello telefonico allo 06 39367659, anche in questo periodo di vacanza

I bambini sono abili osservatori e, contrariamente a ciò che noi adulti spesso pensiamo, hanno una capacità emotiva di cogliere ciò che succede loro intorno; assorbono informazioni, stati emotivi, e si formano rappresentazioni della realtà. Per questo è bene non lasciarli soli a vivere e sperimentare i cambiamenti e la nuova riorganizzazione di questo periodo, né dare per scontato che non comprendano o che sappiano capire da soli tutta la situazione in atto. Consideriamo in ogni caso che attraverso i bambini spesso anche noi adulti affrontiamo e superiamo la paura di “toccare” alcuni temi per il rischio di esserne “contagiati”. Oltre alla “paura del contagio” è importante anche superare il “contagio della paura”. È bene tenere a mente alcuni spunti di riflessione che possano orientarci per una condivisione e un sostegno reciproco.
Ricordiamo che i bambini hanno bisogno di verità e di informazioni chiare su quanto sta avvenendo; è importante non fare finta di niente o banalizzare ciò che sta avvenendo in questo periodo. Usiamo un linguaggio semplice e adatto a loro ma parliamo e spieghiamo ciò che sta succedendo attraverso parole chiare, storie, canzoncine, disegni, e soprattutto ascoltando la domande che vogliono farci; non importa avere una risposta, è importante poter fare la domanda!
Accogliamo le loro emozioni, tutte! Non neghiamo i sentimenti negativi e le sensazioni spiacevoli che si possono provare in questo periodo, soprattutto non sopprimiamo le emozioni. Invitiamoli invece ad esprimere tutta la gamma di emozioni sperimentate (“disegniamo la paura”, “di che colore è la rabbia?”, inventiamo una storia “scacciapaura”, io ti dico quello che provo e tu mi dici quello che provi, ecc.).
Aumentiamo la vicinanza affettiva e la disponibilità. Quando ci sono momenti di stress fisico ed emotivo, la possibilità di sentire la vicinanza aiuta tutti noi, sapere di poter contare su chi ci sta vicino e ci ama è un porto sicuro nella burrasca!
Parliamo loro con fiducia e tranquillità, rassicurandoli sul fatto che anche se alcune cose che accadono sono molto brutte, insieme le cose si possono affrontare.
Cerchiamo e mostriamo le risorse: abbiamo tanti guerrieri interni (anticorpi) che combattono e fronteggiano i nemici virus, ci sono tante persone che, come i supereroi, lavorano per assicurare la cura e la risoluzione di questi problemi (medici, scienziati, infermieri) e per proteggerci (organi di Stato, polizia, etc.). Proviamo a disegnare la “grande famiglia dei supereroi”.
Manteniamo alcuni rituali che ci rassicurano: la favola della buonanotte, il pranzo speciale della domenica, le routine della settimana, gli orari di risveglio e addormentamento, la canzoncina del buongiorno, etc.
Altra cosa non meno importante, non lasciate mai i bambini da soli davanti alla TV, alla radio o a Internet in questo periodo, per evitare le sovraesposizioni a contenuti troppo intensi emotivamente che potrebbero creare in loro dei traumi. Questo consiglio vale anche per noi adulti, che possiamo “contagiare” il nostro mondo emotivo e la nostra stabilità interna con l'eccessiva e continua esposizione a immagini eccessivamente sensibili.
Pensiamo, infine, che alcune reazioni dei bambini di regressione, difficoltà emotive, scoppi di rabbia, noia, irrequietezza, sono normali conseguenze allo stress e ai cambiamenti vissuti (le proviamo anche noi adulti!) e quindi non preoccupiamoci eccessivamente, accogliamo e resistiamo ripetendoci: tutto andrà bene!
Dott.ssa Rita Pippo

Registro delle Organizzazioni di Psicologia Sostenibile
La Fondazione è iscritta al ROPS dal 9 dicembre 2019
https://www.ordinepsicologilazio.it/registro-delle-organizzazioni-di-psicologia-sostenibile-rops/

Nella giornata mondiale dell'Autismo, siamo vicini ai bambini-ragazzi e genitori, ricordando che dentro la diagnosi, c'è una persona da accogliere e capire

Dal 26 Febbraio 2019,
siamo operativi, nella nuova sede, che si trova Viale Etiopia 6, piano terra, Int. A, Roma.
Siamo raggiungibili con:
Il treno metropolitano Orte Fiumicino, fermata Nomentana.
La metro B direzione Jonio, fermata Libia.
Gli autobus delle linee 80, 88, 38, 63
Dall'esperienza maturata in questi anni, possiamo affermare che una delle richieste più frequenti, arrivate nell'ambito della nostra attività, è stata quella di un aiuto specifico ai genitori, ma anche quella della condivisione di questo aiuto, tra esperienze e vissuti differenti.
Per questo abbiamo pensato di offrire una risposta a questa esigenza.
E' nata l'idea di incontri di gruppo rivolti ai genitori.
Il metodo sarà quello psicoterapeutico, per cui il gruppo sarà seguito da una nostra psicoterapeuta, specializzata in terapia di gruppo. Si svolgerà con sedute di un'ora, ogni quindici giorni.
Sarà l'occazione per far nascere uno spazio di confronto e condivisione delle esperienze di genitori, ma sarà anche lo spazio per cercare di trovare strumenti comportamentali e comunicativi, per affrontare le problematiche comuni e non comuni dei papà e delle mamme.
Il gruppo si costituirà con non meno di tre partecipanti. Il costo di 20.00 Euro a seduta
Accogliamo quindi, le vostre richieste di adesione, telefonicamente allo 06 36397659 e via mail: segreteria@fondazionemilano.it

Nell’articolo riflettiamo sui modi di gestire le vacanze, per la famiglia e per i bambini; come spazio per coltivare le relazioni, i ritmi, le autonomie e la creatività dei bambini.
Dott. Michele DamicisSegue:http://www.fondazionemilano.it/site/index.php?p=18&id=133
Riflessioni su come intervenire in caso di bambini incontentabili
a cura della Dott.ssa Raffaella Palmiero
segue http://www.fondazionemilano.it/site/index.php?p=18&id=131

I bambini di oggi, sono immersi in un mondo complesso, sul quale si pongono numerose domande alla costante ricerca di strategie adattive, ridondanze nelle osservazioni, schemi che si ripetono e si mantengono nel tempo. Sarà compito degli adulti fornire una serie di regole che gli facilitino il difficile compito dell’adattamento.
Nell’articolo i consigli della psicoterapeuta “Victoria Prooday” per offrire al bambino un modello genitoriale stabile e presente.
a cura della Dott.ssa Viviana De Fenza
segue al link sottostantehttp://www.fondazionemilano.it/site/index.php?p=18&id=129

“Siete sul serio contenti di finanziare gli spritz e la marijuana ai vostri figli?
Non sappiamo fare altro?
Paghiamo perché camminino a quattro zampe, perché arrivino in coma etilico al pronto soccorso?
Vogliamo questo?
Il coraggio è quello di togliere, non quello di aggiungere.
Togliere, il nuovo verbo di una possibile rivoluzione culturale e antropologica.
Se a un ragazzino dài tutto, gli hai fatto un danno gravissimo, gli hai tolto il desiderio.
Come fai a desiderare quello che hai?
Come fai a non crescere depresso?
La vita va scoperta.
I bambini e i ragazzi sono iperprotetti,
e invece devono sperimentare il dolore, le cadute, le delusioni, le frustrazioni”.
Paolo Crepet
NATIVI DIGITALI
Tutto questo davanti a uno schermo NON SI PUO’ FARE!
a cura della Dott.ssa Viviana De Fenza
continua alla sezione articoli
IL POTERE DELLA FIABA
Dott.ssa V.De Fenza e Dott. M.Damicis
La fiaba rappresenta un importante strumento per accrescere la fantasia e l’immaginazione nei più piccoli, la possibilità di confrontarsi con le potenzialità dei personaggi e con le proprie emozioni. La fiaba è strutturata secondo caratteristiche precise: i personaggi possono essere sia reali sia frutto della fantasia; il tempo della narrazione è, di solito, lontano e indefinito, i luoghi dei racconti sono poco caratterizzati e simili tra loro; si alternano elementi di realtà e di fantasia; il corpus rimane invariato, infatti da una situazione problematica si arriva sempre ad una soluzione.
....continua nella sezione articoli

In occasione della
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Il progetto prevede lo svolgimento di incontri di gruppo, rivolti a genitori ed insegnanti, in cui si affronteranno tematiche relative all'alimentazione, come processo nutritivo ed educativo, e in cui si avrà la possibilità di condividere le proprie esperienze e/o difficoltà.
Nel lavoro di gruppo si affronteranno i seguenti aspetti educativi:
- l' Alimentazione e la Nutrizione
- Il rapporto tra cibo e cultura
- Educare attraverso il cibo
- I disordini alimentari
Nello specifico con tale progetto si prevede di soddisfare i seguenti obiettivi:
- Sviluppare coscienza alimentare personale e collettiva
- Promuovere un'attività informativa
- Prevenire il disagio alimentare
- Supportare gli adulti nel ruolo educativo e formativo
- Offrire uno spazio di condivisione
- Individuare nuove strategie educative

13 febbraio 2017 al 16 giugno 2017
Lo scorso anno, insieme ai suoi collaboratori, ho avuto l’incarico, dal Dipartimento servizi educativi e scolastici del Comune di Roma, di svolgere un corso di formazione, per gli educatori e gli insegnanti dei nidi e delle scuole materne del territorio; ho focalizzato l’attenzione, sulla necessità di fornire strumenti per far sviluppare la crescita, l’autonomia, la curiosità dei bambini dai zero ai sei anni, in particolare da una prima osservazione, mi sono resa conto dell’importanza di procedere su alcuni punti fondamentali e basilari come la formazione e l’acquisizione di competenze sulla “osservazione partecipe” del bambino da parte delle figure di riferimento

Il 7 settembre abbiamo ripreso le nostre attività...
Un nuovo articolo della Dr.ssa Mariarosaria Gilio
nella sezione Documentazione del sito
Nel processo evolutivo di un bambino, il distacco dalle figure di accudimento è uno dei passaggi più importanti e non privo di sofferenza sia per il figlio che per i genitori. Da una fase di totale dipendenza dal suo caregiver, il bambino passa gradualmente ad una fase di maggiore autonomia cambiando anche la percezione di se stesso nella relazione con la madre o con chi se ne prende cura. Il bambino che comincia a sentirsi separato dalla madre, se sostenuto da quest’ultima, comincia ad esplorare il mondo esterno pur sapendo di poter contare su una “base sicura” a cui far sempre ritorno. Compito della figura di accudimento è quello di incoraggiare l’esplorazione e la crescita del figlio, rimanendo in una posizione di accoglienza nel momento del bisogno.

Questa scelta non comporta alcuna spesa, essendo una quota d'imposta cui lo Stato rinuncia.
Un grazie di cuore a tutti coloro, che nell'anno passato, hanno scelto di sostenere le nostre attività di prevenzione e cura del disagio emotivo dell'infanzie e della famiglia.
Per rafforzare le nostre azioni di valutazione, di consulenza e di trattamento dei disturbi della relazione e dello sviluppo infantile vi chiediamo , di aiutarci anche quest'anno ricordandovi di devolvere il vostro 5 per 1000 alla Fondazione Daniela Milano Onlus.
I fondi che raccoglieremo saranno utilizzati per fornire terapie psicologiche ai bambini e alle famiglie che ne hanno bisogno e per fare attività di formazione nelle scuole.
AIUTARCI E' SEMPLICE
1. COMPILA il modello 730, il CUD, il modello Unico o l'Unico mini persone fisiche.
2. FIRMA nel riquadro "Sostegno ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale..."
3. INDICA il codice fiscale della Fondazione Daniela Milano Onlus :97416000582