Febbraio 2021

Dott.ssa Mariarosaria Gilio La bambina dei "no" Nella prima infanzia, in particolare tra i 2 e i 3 anni di vita, il bambino vive una fase definita “l’età dei NO” che, pur essendo caratterizzata da crisi di opposizione del bambino, a volte anche molto violente, ha in realtà una valenza evolutiva in cui si fanno strada le prime forme di pensiero individuale. Il bambino si oppone al genitore per sentirsi autonomo: vuole fare

Dott.ssa Carlotta Passi Nella pratica clinica molte volte i genitori mi hanno chiesto cosa accade durante le sedute individuali del proprio bambino con il terapeuta. I genitori si danno diverse risposte, in particolare: “racconterà le cose accadute”, “riporterà ciò che non gli piace e che lo fanno star male”, “riferirà i suoi vissuti rispetto a certe situazioni”, “potrà parlare di sé e magari fare delle richieste di aiuto”. Solo alcuni riescono a

Dott.ssa Mariarosaria Gilio Il neonato, che non è ancora abituato alla luce, vive la notte in maniera indifferenziata rispetto al giorno e se piange lo fa come reazione ad altri stimoli allarmanti. E’ con l’evoluzione mentale del bambino, invece, che compaiono nuove forme di paura: il bambino diventa, infatti, capace di cogliere particolari che prima non notava e che ora possono indurre paura. La paura è una sensazione che crea disagio in tutti,

Dott.ssa Mariarosaria Gilio Una delle situazioni evolutive che vedono il bambino come protagonista, è la separazione dalle figure di accudimento. Il neonato passa da un ambiente protetto e familiare, che è la pancia della mamma, ad un altro ambiente esterno che è vasto, sconosciuto e minaccioso. Se nella pancia della mamma impara a percepire il mondo, quando nasce si trova a doverlo affrontare diversamente e la persona che se ne prende cura, di