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Piccolo vademecum per noi genitori ai tempi del coronavirus


I bambini sono abili osservatori e, contrariamente a ciò che noi adulti spesso pensiamo, hanno una capacità emotiva di cogliere ciò che succede loro intorno; assorbono informazioni, stati emotivi, e si formano rappresentazioni della realtà. Per questo è bene non lasciarli soli a vivere e sperimentare i cambiamenti e la nuova riorganizzazione di questo periodo, né dare per scontato che non comprendano o che sappiano capire da soli tutta la situazione in atto. Consideriamo in ogni caso che attraverso i bambini spesso anche noi adulti affrontiamo e superiamo la paura di “toccare” alcuni temi per il rischio di esserne “contagiati”. Oltre alla “paura del contagio” è importante anche superare il “contagio della paura”. È bene tenere a mente alcuni spunti di riflessione che possano orientarci per una condivisione e un sostegno reciproco.
Ricordiamo che i bambini hanno bisogno di verità e di informazioni chiare su quanto sta avvenendo; è importante non fare finta di niente o banalizzare ciò che sta avvenendo in questo periodo. Usiamo un linguaggio semplice e adatto a loro ma parliamo e spieghiamo ciò che sta succedendo attraverso parole chiare, storie, canzoncine, disegni, e soprattutto ascoltando la domande che vogliono farci; non importa avere una risposta, è importante poter fare la domanda!


Accogliamo le loro emozioni, tutte! Non neghiamo i sentimenti negativi e le sensazioni spiacevoli che si possono provare in questo periodo, soprattutto non sopprimiamo le emozioni. Invitiamoli invece ad esprimere tutta la gamma di emozioni sperimentate (“disegniamo la paura”, “di che colore è la rabbia?”, inventiamo una storia “scacciapaura”, io ti dico quello che provo e tu mi dici quello che provi, ecc.).


Aumentiamo la vicinanza affettiva e la disponibilità. Quando ci sono momenti di stress fisico ed emotivo, la possibilità di sentire la vicinanza aiuta tutti noi, sapere di poter contare su chi ci sta vicino e ci ama è un porto sicuro nella burrasca!

Parliamo loro con fiducia e tranquillità, rassicurandoli sul fatto che anche se alcune cose che accadono sono molto brutte, insieme le cose si possono affrontare.

Cerchiamo e mostriamo le risorse: abbiamo tanti guerrieri interni (anticorpi) che combattono e fronteggiano i nemici virus, ci sono tante persone che, come i supereroi, lavorano per assicurare la cura e la risoluzione di questi problemi (medici, scienziati, infermieri) e per proteggerci (organi di Stato, polizia, etc.). Proviamo a disegnare la “grande famiglia dei supereroi”.

Manteniamo alcuni rituali che ci rassicurano: la favola della buonanotte, il pranzo speciale della domenica, le routine della settimana, gli orari di risveglio e addormentamento, la canzoncina del buongiorno, etc.

Altra cosa non meno importante, non lasciate mai i bambini da soli davanti alla TV, alla radio o a Internet in questo periodo, per evitare le sovraesposizioni a contenuti troppo intensi emotivamente che potrebbero creare in loro dei traumi. Questo consiglio vale anche per noi adulti, che possiamo “contagiare” il nostro mondo emotivo e la nostra stabilità interna con l’eccessiva e continua esposizione a immagini eccessivamente sensibili.

Pensiamo, infine, che alcune reazioni dei bambini di regressione, difficoltà emotive, scoppi di rabbia, noia, irrequietezza, sono normali conseguenze allo stress e ai cambiamenti vissuti (le proviamo anche noi adulti!) e quindi non preoccupiamoci eccessivamente, accogliamo e resistiamo ripetendoci: tutto andrà bene!
Dott.ssa Rita Pippo